La poesia è un oggetto commestibile, un imbuto in cui inserire tutto quello che riusciamo a racimolare nel nostro andare, un’altalena senza nessuno a dondolare, un altopiano desertico in un mondo sconosciuto raggiungibile solo con un palloncino ad aria compressa. La poesia è una possibilità, una moltitudine e una solitudine, un capro espiatorio, una forma di terapia, una malattia, un’invasione di campo in una finale mondiale di calcio a undici, un involucro riciclabile per alimenti a lunga scadenza. La poesia è la ricerca, e indica quanto siamo disposti a dare tempo allo spazio che ci circonda.

Se escludiamo la velocità, tutto è fermo, ed è lì che si compie la poesia.

In questo cantiere poetico, che porta il canto dentro il proprio dire, sonderemo come palombari esperti il mondo esterno alla poesia, porteremo le altre arti alla nostra vista e giudicheremo il mare da una profondità mai raggiunta.

Non è importante saper nuotare, perché siamo già arrivati.

  • Attestato di partecipazione
  • Redazione di testi poetici che verranno poi letti e interpretati all’interno di una performance poetica.

Le classi prevedono un numero massimo di 10 partecipanti.

Giovedì

20:30 – 22:30

Scuola Macondo – l’Officina delle Storie 
Via De Cesaris 36 – Pescara

10 incontri

Ottobre – dicembre 2024

Gli insegnanti del corso

"La poesia è un'eco, che chiede all'ombra di ballare"
Carl Sandburg
Scrittore